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sabato 11 settembre 2010

ESCLUSIVA TICB: Intervista a Massimo De Luca

ESCLUSIVA TUTTOILCALCIOBLOG.IT
INTERVISTA A MASSIMO DE LUCA

Altro grande colpo per il nostro Gabriele Majo. Intervista esclusiva a  Massimo De Luca, ex conduttore di TuttoBasket, Tutto il calcio e Domenica Sportiva. 

MASSIMO DE LUCA: “LA RADIO E’ PIU’ VERA, MA LA TELEVISIONE MI AFFASCINA PER LA SUA COMPLESSITA’. MI MANCA LA DS: RISULTATI STRAORDINARIAMENTE POSITIVI NON SONO BASTATI PER LA MIA RICONFERMA”

A margine della riunione della Giuria del 34° Premio Internazionale Sport Civiltà di cui è Vice Presidente, l’ex direttore di Rai Sport Massimo De Luca è stato intervistato in esclusiva per TICB da Gabriele Majo: un dialogo partito dalla doverosa decisione di attribuire ad Alfredo Provenzali il premio per la categoria Radio TV (“Abbiamo colmato una lacuna del Palmares: Alfredo rappresenta una personalità storica della Radio”) all’amarezza per la mancata conferma al timone della Domenica Sportiva (“Risultati straordinariamente positivi – che sono registrati, catalogati e incontestabili – non sono bastati ad indurre chi di dovere a confermare chi quei risultati aveva portato”) passando attraverso i ricordi al microfono di Tutto il Calcio Minuto per Minuto…


L'incontro tra Gabriele M. e De Luca
Andrà ad Alfredo Provenzali, conduttore di Tutto il Calcio minuto per minuto, il 34° premio internazionale Sport Civiltà, sezione Radio e Televisione: lo stabilito la giuria riunitasi a Palazzo Sanvitale (Parma) nel pomeriggio di oggi, giovedì 9 settembre 2010. Vice Presidente della Giuria è Massimo De Luca, fino alla scorsa stagione conduttore della Domenica Sportiva, nonché direttore di Rai Sport, ma in passato per cinque anni – dal 1987 al 1992 – alla guida di Tutto il Calcio…
Massimo De Luca, sarai contento per questo prestigioso riconoscimento attribuito ad Alfredo Provenzali…
“Sì: ho sposato con entusiasmo la candidatura. Anzi, ho sottolineato nel mio intervento che era in qualche modo una sorta di riconoscimento storico, perché scorrere il palmares, l’albo d’oro di Sport Civiltà e scoprire che Alfredo Provenzali non c’era, beh… dava un certo senso di errore commesso in questi anni, perché Alfredo, per quello che è stato, per quello che è e quindi per la continuità che esprime rappresenta davvero una personalità storica nelle vicende della Radio.”
L'inizio dell' intervista
Lo scorso anno Tutto il Calcio minuto per minuto ha festeggiato il 50°: ti sei sentito parte portante di questa trasmissione?
“Beh… Avendo avuto l’onore di condurla per cinque anni e, tenendo presente che per gli undici anni precedenti, comunque, avevo lavorato alla Radio, alla redazione sportiva, contribuendo ad organizzare Tutto il Calcio minuto per minuto...I colleghi che lo facevano li gestivo come capo della redazione sportiva di uno dei giornali radio. Ho consentito a tutta la leva attuale, o quasi, di Tutto il Calcio, ovvero Cucchi, ovvero Gentili, che poi è passato in televisione, Dotto, Raffa, tutti quelli che vi possono venire in mente, di fare esperienza prima in Tuttobasket, altra trasmissione che avevo fondato io nel ’78, perché quella era una trasmissione di radiocronache che però aveva un pubblico minore, anche se buono, e quindi consentiva a dei giovani, quali allora erano tutti questi colleghi, di farsi le ossa con uno sport radiofonicamente più difficile come il basket, e quindi affrontare poi la prova di Tutto il Calcio minuto per minuto già con una bella esperienza. Diciamo che quella è stata una palestra importante e da lì sono venute tante delle voci successive ai Grandi, ad Ameri, a Ciotti, a Provenzali che ancora c’è, a Ferretti, che non fa più il giornalista sportivo, ma lo storico, se vogliamo, e poi quelli che non ci sono più...”
Un passo dell'intervista
Hai citato tra gli altri anche Bruno Gentili che in questi giorni è agli onori della cronaca essendo diventato la voce televisiva della Nazionale…
“Sì, Bruno ha dei trascorsi radiofonici… L’ho assunto io alla Radio, al GR 1, nel 1982: gli ho affidato io per la prima volta i servizi sulla Nazionale e adesso è diventato il telecronista della Nazionale. E’ un uomo di estrazione radiofonica, di grandissima conoscenza del calcio, fra l’altro eccellente calciatore lui in prima persona, e ancora gioca con grande passione: è sempre stato un calciatore di buon livello; ha una notevolissima capacità di analisi tattica-critica della partita, conoscendo profondamente la materia e i giocatori. Certamente deve a suo volta calarsi bene nei nuovi panni, che sono comunque diversi da quelli del radiocronista, ma ha l’intelligenza, la cultura, la struttura professionale per farlo.”
Nella prima uscita mi era parso un po’ frenato: appunto voleva trasformarsi in televisivo; nella seconda, invece, mi è parso più radiofonico, forse perché è di più nelle sue corde…
“Sono abbastanza d’accordo con te, anche se io la primissima uscita non l’ho potuta seguire perché ero all’estero, con dispiacere, tra l’altro, essendo un po’ Bruno un mio fratello minore; però noto proprio una evoluzione positiva in questo senso… Insomma, diamo tempo anche a lui come a Prandelli e ai suoi giocatori…”
Torniamo a Tutto il Calcio: ci potrà essere, un domani, di nuovo la conduzione di Massimo De Luca, naturalmente quando Alfredo Provenzali poserà il microfono…
La giuria del premio
“Mah… Non ne ho la più pallida idea… Potrebbe essere da un lato divertente, dall’altro non so se tornare proprio negli stessi luoghi della gioventù, tra virgolette, sia poi così giusto. Avevo 37 anni quando avevo cominciato a condurre Tutto il Calcio minuto per minuto, adesso ne sono passati 60, quindi qualche momento è passato… Comunque alla Radio in qualche modo sono tornato, perché ho curato e condotto un programma durante i Mondiali, Bafana Bafana su Radio Due, che è andato anche molto bene e conduco quest’anno un programma che si chiama Circo Massimo, che va in onda su Radio Due, durante le partite, ed è una sorta di Quelli che il calcio radiofonico, senza, per carità, grandi pretese di esserlo, però troverà una sua gradevolezza che credo il pubblico apprezzerà.”
Tra Radio e televisione preferisci?
“Come mezzo più ‘vero’ la Radio, nel senso che appunto è decisamente immediato: mi ci sento completamente a mio agio; ritengo di avere imparato dai Grandi Maestri che ho avuto la fortuna di avere, in primis Sergio Zavoli, ma ho lavorato anche con Sandro Ciotti, con lo stesso Ameri, con Alfredo Provenzali… In primis la Radio, certo, però, la televisione è più strutturata, più complicata, più articolata. La conduzione televisiva implica anche, se la intendi in un certo modo, un minimo – come dire? – di senso dello spettacolo, dell’interesse, quindi devi un po’ costruire, un po’ improvvisare, un po’ cogliere il senso del momento, il ritmo, e da questo punto di vista mi affascina di più perché è più complessa…”
Ti mancherà la Domenica Sportiva?
Fasi finali del lavoro della giuria
“Sì, rispondo molto francamente: mi manca già la Domenica Sportiva, obiettivamente mi spiace non esserci, mi dispiace che risultati straordinariamente positivi ,che sono registrati, catalogati e incontestabili, non siano bastati ad indurre chi di dovere a confermare chi quei risultati aveva portato…”

Gabriele Majo

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