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lunedì 31 ottobre 2011

Il pagellone: Juve di forza e Milan di testa

Gentili lettori ben ritrovati ritorna il pagellone, la rubrica che da i voti al campionato giunto alla nona giornata effettiva caratterizzata dai due big match Inter-Juve e Roma-Milan che hanno premiato bianconeri e rossoneri ma tra le due si frappongono le belle Udinese e Lazio che non hanno alcuna intenzione di cedere il passo. Napoli Ko, Giampaolo esonerato a Cesena.


Partiamo dalla sfida tra INTER (4,5) e JUVENTUS (8+) terminata con la vittoria dei torinesi per 2-1, tre punti che rafforzano la vetta dei ragazzi di Conte (7,5) che invece dista ben 11 lunghezze per i milanesi usciti con le ossa rotte da un confronto assai sentito per questioni extra campo.
Primo tempo bellissimo con entrambe le formazioni pimpanti, vogliose e anche imprecise in fase difensiva e realizzativa ma a favore della Juve grazie a Vucinic (7,5) che si è confermato decisivo nelle partite più importanti e Marchisio (7,5) che in questo momento rappresenta il meglio a livello nazionale nel suo ruolo. Ripresa da grande Juve, con il cuore, la testa, la giusta personalità è riuscita a bloccare l'Inter, sfiorato più volte il 3-1 senza mai rischiare il pareggio beffa. Alla fine il risultato è stretto per questa grande Juve che dovrà pensare partita dopo partita senza fare troppi voli pindarici, la personalità c'è tutta così come la grinta e l'unità della squadra che Conte ha saputo plasmare molto bene anche se alcune situazioni difensive vanno riviste. Vogliamo sottolineare anche le grandi prove di Matri e Lichstainer che hanno corso per tutta la gara.
Per l'Inter la situazione è tragica con un solo punto di vantaggio dalla zona B, la squadra dopo un buon primo tempo non ha saputo crederci nella ripresa mostrando un calcio lento e privo di idee. Questa volta dobbiamo attribuire colpe al tecnico Ranieri (4,5) per la scelta di lasciare fuori Stankovic dal primo minuto, di sostituire Zarate a fine tempo e per di più con il pessimo Castaignos (4) con Milito in panchina per tutto il match eppure il tecnico si è detto soddisfatto della prova, dichiarazioni che sanno tanto di presa in giro ai tifosi e che non rappresentano la verità e neppure un contentino. Il ciclo è finito, l'impressione è che questa squadra possa fare come il gambero quindi una vittoria, un sconfitta ecc.

Eccoci al MILAN (8) che ha sconfitto la ROMA (4,5) per 3-2 all'Olimpico, vittoria di testa in tutti i sensi per i ragazzi di Allegri (auguri per la seconda paternità!) che hanno saputo colpire a freddo sfruttando con cinismo, convinzione e personalità le occasioni avute, sicuramente inferiori rispetto alla Roma e questo la dice lunga sulla tattica e sulla forza dei rossoneri che sicuramente dovranno registrare qualcosa in fase difensiva. Grande Ibra (7,5) autore di una doppietta, molto bene Abbiati, Aquilani e Cassano al quale mandiamo un grosso in bocca al lupo per la sue condizioni di salute.
La squadra sembra aver recuperato la giusta brillantezza anche se ancora non è stata raggiunta la perfezione vista la scorso anno ma i tanti campioni a disposizione di Allegri rendono sempre il Milan la vera favorita per lo scudetto.
La Roma sta attraversando un periodo nero con tre sconfitte nelle ultime 4 gare, l'idea calcistica sta incontrando non poche difficoltà e la pazienza dei tifosi non potrà durare in eterno. La squadra gioca la palla, costruisce tanto in attacco ma manca la cattiveria sotto porta e la conseguente concretizzazione, si cerca sempre un passaggio in più prima di tirare, la fase difensiva è pessima tra terzini e centrali, la situazione desta enormi preoccupazioni come confermato anche da Luis Enrique (4) che ha sbagliato formazione e soprattutto nell'approccio psicologico perché dire “non ho mai avuto la sensazione di poter vincere” è grave e dannoso per l'autostima del gruppo che si sente sconfitto prima di giocare. 11 formazioni diverse, la voglia di stupire a tutti i costi e le naturali difficoltà di chi è alla prima esperienza da allenatore e per di più in Italia. Ma la classifica non aspetta.

L' UDINESE (8=) il tempo non lo sta perdendo e si trova a un solo punto dalla vetta dopo aver sconfitto il PALERMO (4,5) per 1-0 grazie alla rete dell'immenso Di Natale (7,5) che guarda caso era assente al S. Paolo. Comunque una gara giocata a senso unico, friulani ubriacanti ma troppo spreconi sotto porta, la partita sarebbe potuta terminare con una goleada a testimonianza della mole di gioco prodotta dai ragazzi di Guidolin ma anche dell'assenza di un altro attaccante di razza da affiancare a Di Natale. Ottima anche la difesa sia nei centrali che nella spinta dei terzini, il miglior reparto con sole tre reti al passivo per questa grande squadra che è sempre un piacere veder giocare e alla quale auguriamo di poter rimanere in alto il più a lungo possibile.
Insieme ai friulani ecco la LAZIO (7,5) che ha vinto con un secco 3-0 contro il CAGLIARI (5=), punteggio forse esagerato ma che testimonia la personalità dei biancocelisti in una delle trasferte più dure del campionato, la Lazio è seconda e punterà alla Champions consapevole che lo scudetto sarà roba d'altri, splendida rete di Lulic (7,5) che si conferma un fattore mai quanto Klose (7) che continua a segnare non come Cisse (6,5) che però ha servito due assist. Piccola nota di merito anche per Tommaso Rocchi (6,5) al centesimo gol in maglia biancoceleste, un questo grande bomber, l'asso nella manica di Reja che incredibile ma vero aveva deciso di mollare tutto prima del più bello. E' una Lazio che francamente fa paura.

Ne fa meno il NAPOLI (5) sconfitto dal super CATANIA (7,5) di Montella (7,5) che ha collezionatoen 14 punti, partenopei ancora una volta sconfitti alla vigilia del match di coppa e ancora un mini turnover per Mazzarri, ma ormai crediamo sia una questione mentale con la squadra proiettata alla Champions. Il calcio insegna che si deve pensare a partita per partita, spiace dirlo ma il Napoli si sta tirando la zappa ai piedi.

MIGLIOR SQUADRA: JUVENTUS
PEGGIOR SQUADRA: CHIEVO
SPECIAL ONE: DESTRO
SPECIAL FLOP: GIAMPAOLO
SPECIAL GOL: LULIC

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