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venerdì 17 maggio 2019

Radio Corsa - Il punto sul Giro 2019 (01)

#tuttoilcalcioblog



di Stefano Stradotto

Torna anche quest'anno sulle pagine di Tuttoilcalcioblog l'appuntamento con questa rubrica, che ormai da alcune edizioni analizza periodicamente i temi del Giro d'Italia.
In questo primo numero del 2019 non ci soffermeremo però più di tanto sugli aspetti tecnici della corsa, ancora alle prime battute, ma resteremo in tema radio.
E' un'edizione di cambiamenti per la squadra di Radio Rai al seguito della corsa rosa. Massimo Ghirotto, dopo nove anni, è stato infatti costretto al forfeit a causa di un piccolo intervento chirurgico che ne ha impedito l'impegno in carovana per tre settimane. In sua sostituzione Radio Rai ha centrato un colpo di assoluta eccellenza: Silvio Martinello, inopinatamente epurato dal ruolo di commentatore tecnico che ricopriva a Rai Sport, è stato prontamente richiamato in servizio da Radio 1. L'ex velocista ha peraltro ritrovato di fatto il suo ruolo televisivo, avendo scelto egli stesso di affiancare Emanuele Dotto in postazione, al traguardo. L'apporto di Martinello si sta rivelando fin da queste prime giornate un autentico valore aggiunto. L'esperienza maturata in tanti anni di telecronaca è ora al servizio del racconto radiofonico, che acquisisce una completezza forse mai avuta prima, nonostante il livello della squadra Radio Rai al Giro sia sempre stato altissimo. La cronaca alla radio, però, per sua stessa natura è stata sempre contrassegnata, come è giusto che sia, dal racconto puro dell'evento, dalla diretta, lasciando talvolta magari leggermente in secondo piano l'analisi tattica o le riflessioni a margine; Martinello riesce ad arricchire la radiocronaca con questi aspetti, riuscendo al contempo a rimanere nella sintesi e nei ritmi della diretta radio. Il suo approccio, insomma, ci sembra quello di un autentico fuoriclasse.
Ma è questo un Giro che rimarrà nella storia della radio non soltanto per la new entry al commento: si tratta infatti dell'ultima corsa rosa di Emanuele Dotto, e verosimilmente anche in senso assoluto dell'ultimo impegno di Dotto in carriera. La coppia con Martinello rappresenterà dunque un unicum, una sorta di perla rara di cui potremo godere per queste tre settimane. Sarà con emozione che ogni appassionato di radio si avvicinerà man mano al traguardo conclusivo di Verona, sapendo di poter beneficiare per gli ultimi giorni della classe, del ritmo, dello stile inconfondibile di uno dei radiocronisti capaci di segnare la storia del racconto sportivo alla radio.
Come avvenuto anche lo scorso anno, un altro valore aggiunto delle dirette durante la settimana è rappresentato dalla conduzione da studio di Giovanni Scaramuzzino, che potremmo definire un lusso, ovviamente graditissimo. Con la sua esperienza e la sua conoscenza a tutto tondo del ciclismo di oggi così come di quello del passato, Scaramuzzino è la rassicurante e mai invadente presenza in grado di coordinare i collegamenti, di imbeccare gli inviati con considerazioni sempre pertinenti e di introdurre i grandi ospiti del mondo del ciclismo che man mano si alternano al telefono, interagendo con loro da par suo.
In moto confermati Antonello Brughini, ormai una garanzia, ed un sempre più indispensabile Manuel Codignoni che prosegue di tappa in tappa la sua crescita esponenziale. E per lui non sembri blasfemo parlare di ubiquità, a poche ore dall'arrivo nella terra di Padre Pio, se si pensa al fatto che non è stata compiuta una scelta tra il suo nuovo ruolo di voce della Formula 1 e quello di motocronista, semplicemente si dividerà su entrambi i fronti. Perché Manuel, evidentemente, può.
Infine, altra interessante novità è quella legata alla radiovisione; da appassionati della radio per così dire "pura" non sempre abbiamo apprezzato innovazioni di tale natura, eppure quella approntata in occasione delle dirette dal Giro 2019 sembra essere, anch'essa, davvero vincente. Dalla telecamera ormai più "classica" piazzata in studio su Scaramuzzino, si passa a quella in postazione traguardo, dove possiamo sbirciare il dietro le quinte, i gesti di intesa, la sincronia già ottima di Dotto e Martinello; e ancora, autentica chicca la camera live sulla motocronaca di Manuel Codignoni, che porta lo spettatore-ascoltatore di fatto in gruppo, tra ciclisti e ammiraglie. Il tutto con ottima qualità video e sapiente regia televisiva. Insomma, da non perdere per chi ha la passione per questo mondo.

Il Giro alla radio è partito dunque sotto i migliori auspici; in strada si cominciano a vedere le prime schermaglie, in un avvio che ha visto come notizia principale il ritiro di quello che era forse considerabile come il principale favorito, Tom Dumoulin, caduto a pochi chilometri dall'arrivo di Frascati. Il ruolo di faro della corsa ha provato a prenderlo lo sloveno Roglic, in rampa di lancio per il successo in un grande giro già dalla scorsa stagione. Intatte, ovviamente, anche le ambizioni del nostro immarcescibile Vincenzo Nibali, in buone condizioni di forma. Nel frattempo, nella tappa di San Giovanni Rotondo, è arrivato il primo acuto italiano con la splendida fuga che ha portato due giovani alla giornata della vita, Fausto Masnada alla vittoria di tappa e Valerio Conti in maglia rosa.
Avremo tempo di parlarne nei prossimi appuntamenti, e di ascoltarlo, come detto, dalle frequenze di una Radio Rai sul pezzo come non mai, "Sulle strade del Giro".




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