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lunedì 6 settembre 2010

Il pagellone 04 Salvati in calcio d'angolo

Gentili lettori ben ritrovati, ritorna il pagellone che oggi dedichiamo alla nostra nazionale che Venerdì ha battuto l'Estonia per 2-1 nella prima gara valida per le qualificazioni a Euro2012.

L'importante era conquistare i tre punti per iniziare con il piede giusto l'avventura verso l'europeo e soprattutto centrare la prima vittoria dell'anno solare, potrebbe sembrare strano ma quella dell'altra sera è stata la prima in questo 2010 da dimenticare e sotterrare per sempre.
Come al solito abbiamo faticato non poco contro una formazione assai modesta e nettamente inferiore dal punto di vista tecnico ma la pressione nei confronti degli azzurri era altissima con i ragazzi obbligati a vincere.
Prandelli ha schierato una formazione atipica con Sirigu in porta, Molinaro e Cassani sugli esterni,Chiellini e Bonucci centrali, centrocampo di qualità con Montolivo, Pirlo e De Rossi e il tridente composto da Pepe, Cassano e Pazzini.
L'inizio è stato buono con gli azzurri volenterosi e propositivi, chiara occasione da rete per Pazzini, ma all'improvviso ecco il vantaggio estone : punizione dalla distanza calciata da Vassilijev direttamente in porta con Sirigu che ha respinto goffamente, sul pallone si è avventato Zenjov (6,5) in anticipo su Cassani e 1-0 per i padroni di casa, chiari gli errori oltre che del portiere, della coppia centrale fuori posizione.
A quel punto ci saremmo aspettati una reazione veemente da parte dei nostri e invece la luce si è spenta completamente, gli azzurri sono spariti dal campo concedendo metri e contropiedi agli avversari, sembrava essere tornati indietro di due mesi a quel maledetto mondiale, i ragazzi di Prandelli non sono stati in grado di riprendersi dopo la rete subita, evidentemente la pressione è salita alle stelle con la paura di perdere o quanto meno di non vincere nemmeno questa partita.
Nel secondo tempo gli estoni sono andati vicinissimi al raddoppio grazie a una conclusione dalla lunghissima distanza di Puri che per poco non è entrata in rete.
Il calcio è uno sport imprevedibile dove può succedere di tutto in pochi minuti, tre per l'esattezza che portano all'Italia due reti utili per vincere la partita, calcio d'angolo battuto da Pirlo per la testa di Cassano che insacca indisturbato per l'1-1, basta poco per ribaltare il risultato, ancora corner di Pirlo, questa volta basso per Cassano che di tacco serve Bonucci il quale spedisce la palla dentro per il 2-1. Una vera e propria liberazione e per quanto mostrato fino a quel momento anche un risultato immeritato. Dopo il vantaggio gli azzurri hanno controllato gli estoni che si sono fatti sotto nei minuti di recupero in cui abbiamo temuto il peggio, l'ennesima disattenzione difensiva stava per costarci cara.

Come detto in precedenza l'importante era vincere, ma c'è tanta strada da fare e tanto lavoro per Prandelli, non si possono concedere all'avversario così tanti metri in contropiede, la fase difensiva va migliorata assolutamente, da un centrocampo di qualità come il nostro ci saremmo aspettati più soluzioni, più inventive, inoltre ci sono dei giocatori come Pepe che sono improponibili a livello di nazionale.

Veniamo alla valutazione dei singoli : ESTONIA (6)- ITALIA (6,5)
Sirigu (5): decisamente colpevole in occasione del vantaggio estone, nel finale rischia di regalare il pareggio, il portiere sardo non da mai tranquillità. Manca il pilastro Buffon. Molinaro (6): fa il suo compitino, ne più ne meno, Bonucci (6,5): voto gonfiato dalla rete, da rivedere la fase difensiva, Chiellini (5): noi lo consideriamo il miglior difensore italiano ma a Tallin è apparso lento e distratto, non è il Chiello che conosciamo, Cassani (6+): prova positiva per il terzino del Palermo, costante nelle sue spinte ma Pepe non lo aiuta, Montolivo (5): ancora una volta fallisce con la maglia azzurra, De Rossi (6-): prestazione ai limiti della sufficienza, può fare molto di più, Pirlo (6): sufficienza raggiunta grazie alla precisione con la quale calcia i due corner d'oro, per il resto prestazione sottotono in cui sbaglia anche le cose più elementari, Pepe (4,5): ci auguriamo di non vederlo più in azzurro, non merita questa maglia, ancora una volta la sua prestazione è stata ricca di errori, non aiuta mai i compagni, Cassano (7-): alla fine ci salva lui, prima segna il pareggio di testa, poi serve Bonucci con un delizioso tacco sul corner di Pirlo, se escludiamo questi episodi la sua prestazione sarebbe da 5, ma i grandi giocatori possono risolvere le partite in 3 minuti, Pazzini (6): sfiora la rete in due circostanze, poteva fare di più, Quagliarella-Palombo-Antonelli (s.v.), Prandelli (6+): l'importante era cogliere i tre punti, per lui c'è tanto da fare, sono diverse le cose da migliorare, mister basta con Pepe!

Domani seconda gara per gli azzurri contro le Isole Far Oer, sarebbe grave subire anche una sola rete da un avversario assai modesto e inferiore anche all'Estonia. Sarebbe bello vedere un buon calcio ma ci basta la vittoria, è difficile attuare un cambiamento e ci vorrà del tempo per vedere l'Italia di Prandelli. Questa è molto legata all'era Lippi e a quella mondiale, stessi vizi e stessi pregi ma con un Cassano in più, un uomo maturato grazie alla felice esperienza a Genova, maturato grazie alla vicinanza dello stesso Prandelli e del suo “padre” Riva e soprattutto grazie alla moglie Carolina che gli ha messo la testa a posto, quella testa usata per spingere in rete il pallone dell'1-1, il piede del tacco beh è sempre stato eccezionale...

In chiusura vorremo dire la nostra su quanto accaduto nella telecronaca Rai, in tanti hanno criticato la decisione di mandare lo spot sopra il corner che ha originato la rete “tagliata” dalla pubblicità, sono incidenti di percorso che possono capitare quando si è vincolati dai contratti televisivi, inoltre ci sono sembrate eccessive le critiche a Bruno Gentili per la sua prima cronaca, lo stile radiofonico è completamente diverso da quello televisivo soprattutto nei tempi, col passare delle partite migliorerà e si adatterà ai nuovi tempi. Quanto è stato bello chiudere gli occhi nei minuti iniziali e farsi trasportare dalla sua inconfondibile voce, come negli anni d'oro della radio. Prima o poi ritornano...

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