Prima di tutto, apriamo la rubrica di oggi con un grande abbraccio al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che non concede i diritti radiofonici per le radiocronache interne dei partenopei in Europa League, competizione televisamente riservata solo alla pay tv digitale di Mediaset. Niente partite alla radio a meno che la Rai non accontenti le richieste econonicamente folli di De Laurentiis. Ci auguriamo però che nell'apertura di Zona Cesarini la mancanza di copertura per le partite degli azzurri venga almeno chiarita, prima che la classica frangia di tifo becero possa pensare che Radio Rai ce l'ha con una squadra. Noi ringraziamo De Laurentiis che ci ha, a meno di miracoli dell'ultimo minuto, negato un Napoli-Liverpool via radio. D'altronde, è lo stesso personaggio che fa pagare più di 10 euro per vedere le amichevoli estive del Napoli in televisione.Nella due giorni di Coppa Campioni, solamente l'Inter porta a casa punti e risultato. C'è stata la prima volta in Champions di Giovanni Scaramuzzino, ma nel triste contesto di Roma-Basilea 1-3. C'era stato un Francesco Repice caricato a pallettoni al Bernabeu per bissare il Real Madrid-Milan dell'anno scorso. Ci sono stati Giulio Delfino e Tarcisio Mazzeo. Dopo un anno e 363 giorni esatti, un cronista che si chiami differentemente tra Cucchi o Repice è tornato a fare la prima voce per i nerazzurri in Europa. Un 4-3 abbastanza strano, con discorso già chiuso dopo nemmeno un quarto d'ora e una cronaca integrale di 90 minuti che diventa una melina costretta, visti i ritmi di gioco abbassatasi ai limiti storici, da pura sgambata di allenamento, senza troppa storia. La cosa curiosa è che l'adrenalina vera sia arrivata solo dopo il terzo gol degli inglesi: un minutino per un pò di radiocronaca. Di seguito, sintesi della radiocronaca di Inter-Tottenham 4-3: francamente, Giulio Delfino ci ha divertito di più nello scorso Roma-Cluj.
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