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mercoledì 25 febbraio 2015

I classici di TiCB: Juventus 2012-2013

Torna il best of, il mix di pillole pescate dal passato, di TiCB.

Questa rubrica propone infatti alcuni pezzi di storia di Tutto il calcio grazie alla collaborazione con il canale You Tube di Marco d'Alessandro MXMCLASSIC.

Riviviamo assieme le emozioni del 29° titolo bianconero, quello datato 2012-2013
La Juventus campione d'Italia dello scorso campionato rinforza la sua rosa comprando dall'Udinese il pacchetto Isla-Asamoah e riscattando la metà del cartellino di Giovinco e Giaccherini. Arrivano anche il centrocampista Pogba e il difensore ex interista Lúcio (entrambi a parametro zero) mentre all'ultimo giorno di mercato, proprio quando sembrava fatto l'acquisto di Berbatov dopo l'inserimento all'ultimo minuto nella trattativa tra il giocatore e la Fiorentina, viene acquistato dall'Arsenal Bendtner, attaccante danese. Quasi tutti i protagonisti dell'ultimo scudetto vengono confermati, ad eccezione del capitano Del Piero e dell'ex romanista Borriello. Il Milan cede i suoi pezzi pregiati Ibrahimović e Thiago Silva al Paris Saint-Germain e li sostituisce con Pazzini (scambiato con Cassano più un conguaglio di 7,5 milioni) e Zapata. In difesa viene acquistato il centrale difensivo Acerbi dal Genoa; a centrocampo l'ex Manchester City De Jong e gli svincolati Muntari, Montolivo e Traoré; in attacco al riscatto completo di El Shaarawy si aggiunge in extremis l'ex giallorosso Bojan Krkić, di proprietà del Barcellona. Ai due addii "maggiori" si devono aggiungere anche quelli di Nesta, Zambrotta, Gattuso, Seedorf, Van Bommel e Inzaghi, ai quali non viene rinnovato il contratto. I rossoneri saranno i principali protagonisti del mercato di gennaio, perché arriverà Mario Balotelli. Anche l'Inter rivoluziona la squadra cedendo Pazzini ai rossoneri, Maicon al Manchester City, Julio Cesar al QPR, Diego Forlán all'International, Pandev al Napoli e Lúcio alla Juventus sostituendoli con Handanovič, Pereira, Cassano, Silvestre, Gargano e Palacio. Non vengono confermati né Palombo, né Poli, né Zárate, che tornano alle loro squadre d'appartenenza, mentre anche Castaignos fa le valige per tornare in patria; a ciò fanno da contraltare il riscatto di Guarín dal Porto e il prestito di Mudingayi dal Bologna. La Roma di Zeman bissa l'acquisto dell'estate italiana comprando per 16 milioni Destro, giovane attaccante del Siena, e per 4,5 milioni di euro Federico Balzaretti, terzino del Palermo. In porta arriva Goicoechea; in difesa si pesca dal Corinthians comprando Castan, Dodô e Marquinhos oltre al paraguaiano Iván Piris mentre in mezzo al campo si punta sul giovane Florenzi, cresciuto nel vivaio romanista e ceduto precedentemente al Crotone, oltre al greco Tachtsidis e allo statunitense Bradley. Sul fronte cessioni vengono ceduti con varie formule quasi tutti i giocatori voluti da Luis Enrique l'anno precedente oltre a Borini che passa al Liverpool. Rivoluzione alla Fiorentina che, agli ordini del neo allenatore Montella prelevato dal Catania, vede il ritorno di Toni e gli arrivi di giocatori importanti come Borja Valero, Aquilani, Roncaglia, Savic, Pizarro, Gonzalo Rodríguez, Cuadrado (quest'ultimo in prestito dall'Udinese) e del portiere Viviano (in prestito dal Palermo); vengono ceduti, svincolati o dati in prestito quasi tutti i protagonisti in negativo della precedente stagione, tra cui il capitano Montolivo, Cerci, Vargas, Lazzari; inoltre si aggiungono le vendite di Valon Behrami (acquistato dal Napoli insieme al compagno Alessandro Gamberini) e, nell'ultimo giorno di mercato e dopo aver disputato la prima giornata di campionato, Matija Nastasić (al Manchester City di Mancini). Infine Napoli e Lazio optano per un mercato conservativo, vendendo e comprando poco: in Campania rientra dal prestito Insigne e viene ceduto Lavezzi al Paris Saint-Germain, mentre nel team del nuovo arrivato allenatore Petković arrivano il brasiliano Ederson e il francese Ciani.

In avvio di campionato a lottare per la vetta sono Juventus, Inter, Lazio e Napoli: il primo big-match, che si gioca il 20 ottobre, è allo Stadium tra partenopei e bianconeri, entrambe in testa alla classifica con 19 punti, frutto di sei vittorie e un pareggio; la Juve vince per 2-0, assumendo il comando solitario della classifica. I punti di vantaggio dal Napoli diventano poi sei già due settimane dopo in seguito alla sconfitta rimediata dai partenopei a Bergamo contro l'Atalanta. Comincia invece sottotono il Milan, che dopo otto turni ha racimolato appena 7 punti; è l'Inter a tentare un primo assalto ai campioni d'Italia, vincendo sette gare di fila tra cui lo scontro diretto a Torino (1-3) e diventando così il primo club a espugnare il nuovo impianto della Juventus: i nerazzurri si portano così al secondo posto con un solo punto in meno dei bianconeri. I nerazzurri non trovano però continuità, lasciando la strada aperta all'allungo bianconero che non trova rivali all'altezza in Lazio e Napoli: alla fine dell'anno, la squadra di Conte si trova al primo posto con un rassicurante margine sulle inseguitrici: +8 sulla Lazio, +9 su Inter e Fiorentina e +10 sul Napoli (considerando la penalizzazione di due punti inflitta ai partenopei e poi revocata qualche settimana dopo). Ad incidere ulteriormente sul cammino del Napoli sono i già citati due punti di penalizzazione che il club campano si vede inflitti, oltre alle squalifiche del capitano Cannavaro e di Grava (annullate in un secondo momento): incidente di percorso che però non intacca il rendimento degli azzurri, riusciti ad accorciare a tre lunghezze il distacco dalla Juventus dopo l'annullamento della penalizzazione. Una serie di cinque partite consecutive senza vittorie dei partenopei (quattro pareggi consecutivi, seguiti da una sconfitta contro il ChievoVerona) permise alla Juve dapprima di allungare a +6, distacco che rimane invariato dopo lo scontro diretto, concluso in parità, e poi ad allungare a +9 già la settimana successiva, grazie alla vittoria in zona Cesarini contro il Catania e alla contemporanea sconfitta del Napoli contro i clivensi. A fine marzo il successo della Juventus in casa nerazzurra conferma la concreta possibilità di un "bis scudetto". Possibilità che si tramuta in certezza il 5 maggio, a tre turni dal termine: decisiva la vittoria sul Palermo, maturata grazie a un rigore segnato da Vidal. Chiude invece al secondo posto il Napoli, che ottiene la diretta qualificazione alla Champions League; sul gradino più basso del podio arriva il Milan, che corona con il terzo posto una rimonta avvenuta nella seconda parte del campionato e concretizzata solo all'ultima giornata con una vittoria a Siena nei minuti finali. In Europa League entrano invece Fiorentina (che a lungo aveva lottato per la terza piazza), Udinese e Lazio; i biancocelesti accedono in qualità di vincitori della Coppa Italia, strappata in finale in un derby coi concittadini della Roma che chiudono in settima posizione. Ottimo il campionato del Catania di Maran, che realizza un nuovo record di punti in massima serie; negativo invece il rendimento dell'Inter che, quarta al giro di boa, subisce un palese calo nel ritorno e termina solo al nono posto rimanendo esclusa dalle coppe europee. Sul fondo si registrano le retrocessioni di Pescara, Siena (i cui sei punti di penalizzazione hanno inciso pesantemente) e Palermo, quest'ultimo al ritorno tra i cadetti dopo nove anni nel massimo campionato. Il titolo di capocannoniere va all'uruguaiano Cavani, in forza al Napoli.[FONTE WIKIPEDIA]
Ma ecco il momento saliente
Campionato di Serie A 2012-2013
35a Giornata - Juventus - Palermo 1-0
5 Maggio 2013
Radiocronaca di Riccardo Cucchi

Ecco la nostra collezione speciale
Noi torniamo prossimamente
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