di Alessandro Atti
Innanzitutto complimenti a Ilaria Sotis e a tutta lo staff de “ La radio ne parla” per l’importante opera svolta e in particolare per la decisione nei giorni successivi il terremoto di andare in onda direttamente da Norcia portando il microfono in mezzo alla gente e prestandosi, negli orari in cui non era in onda, a fare l’inviata qualsiasi.
Come ha ribadito più volte la Sotis l’obbiettivo era quello di usare la radio come ponte che è poi il punto di forza principale della radio.
Abbiamo avuto modo di risentire in prima linea anche Antonio Monaco, specialmente nei primi due giorni ma più in generale è stata molto forte anche l’interazione con la Tgr Abruzzo e la Tgr Marche cosa che, da emiliano, non ricordo essere avvenuto in occasione ad esempio del terremoto in Emilia nel 2012.
Chi volesse risentire i podcast della trasmissione di mercoledi può farlo sul sito della trasmissione
Il primo esempio di Radio come ponte nonché di forte sinergia tra rete e testata fu nel 1980 in occasione del terremoto dell’Irpinia con la trasmissione “ la loro voce” condotta dall’allora direttore di rete Corrado Guerzoni in collaborazione col Gr 2 allora diretto da Gustavo Selva.
Ascoltiamo questo intervento di Eugenio Marcucci nella trasmissione “ Cari amici vicini e lontani “ condotta da Renzo Arbore nel 1984 in occasione del trentennale della radio.
Certo due personaggi del Calibro di Guerzoni e Selva non erano semplici da gestire e di questo ne può parlare meglio di tutti Luigi Tani regista della trasmissione nonché regista del 3131 in alternanza con altri colleghi tra cui Raffaelle Vincenti e Maurizio Ventriglia.
Ascoltiamo il racconto che fa su Radio6 teca all’interno di uno speciale sul libro “ la prima volta del telefono” scritto da Raffaele Vincenti.
(da 5 : 35 si parla della trasmissione , dal minuto 7:00 l’ intervento di Luigi Tani
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