di Stefano Stradotto
Scatta oggi a tutti gli effetti con la ripresa del campionato di Serie A anche la nuova stagione radiofonica sportiva di Radio 1. Gli ultimi due week-end di agosto hanno però avuto la funzione di antipasto, non solo calcistico ma anche appunto radiofonico, dandoci alcuni spunti per capire cosa andremo ad ascoltare da qui ai prossimi mesi.
ESPERIMENTI
La grande novità che ha colto di sorpresa tutti gli appassionati è stata senz'altro quella di trovare in scaletta nelle prime designazioni di campionato nomi conosciutissimi ma al tempo stesso neofiti nelle vesti di seconde voci in radiocronaca: ci riferiamo a Sergio Brio, Fulvio Collovati e Claudio Sala, e dunque all'innovazione del commento tecnico che si alterna alla prima voce durante le radiocronache integrali di anticipi e posticipi, in stile tv, per semplificare il concetto. Una novità assoluta per la radio, salvo rari e sporadici casi, una mini-rivoluzione che porta con sè dubbi e curiosità.
Le prime due radiocronache della stagione ci hanno dato un'idea ma ancora non risposte definitive. Potranno integrarsi gli ex calciatori in questione al ritmo della radiocronaca e allo stile dei vari Repice, Bisantis ecc.? Collovati ha ad esempio un passato da voce tecnica in tv, ma rispetto alla telecronaca, la radiocronaca è ben altra storia. Lo stesso Brio conosce da un paio d'anni i suoi nuovi compagni di banco in postazione cronaca, ma ha visto sempre i suoi interventi limitati al solo studio e dunque con meccanismi molto diversi dalla radiocronaca vera e propria. Ancora da scoprire l'apporto di Claudio Sala, il cui esordio è stato già rimandato un paio di volte, in occasione del primo turno probabilmente per impegni legati al canale tematico del Toro, in questa giornata causa maltempo (preventivo), visto che l'ex poeta del gol era stato designato assieme a Francesco Repice per Sampdoria-Roma rinviata con largo anticipo per l'allerta meteo su Genova, se più o meno frettolosamente ce lo dirà il cielo genovese nelle prossime ore. Sembra invece destinato a soli commenti da studio Marco Tardelli, un po' come avvenuto in occasione di Nizza-Napoli per il play-off di Champions, tanto più che Tardelli è anche volto fisso della Domenica Sportiva. E proprio gli impegni frequenti in altre sedi dei commentatori prescelti si inseriscono nella categoria "dubbi" di cui sopra, di Sala abbiamo detto, gli stesso Brio e Collovati li abbiamo visti molto spesso durante la scorsa stagione sugli schermi di Quelli che il calcio e vedremo se e come questo ulteriore loro impegno sarà confermato anche quest'anno e potrà andare ad influenzarne l'impiego radiofonico.
Un'idea dunque ancora tutta da verificare in onda e che comunque stuzzica in ogni caso la curiosità proponendo dopo molto tempo una nuova chiave di lettura per il ruolo di spalla in radiocronaca, dopo che il cambiamento in ottica diritti ormai risalente a sei-sette campionati fa ha eliminato la figura del bordocampista (palestra per futuri nomi top, Repice e Bisantis su tutti) riducendo di molto l'apporto di originalità e arricchimento che la seconda voce aveva l'opportunità di dare al racconto della partita. Con immutata stima per chi è stato impiegato come seconda voce negli ultimi tempi, regionali in primis, forse solo l'esperienza di Forma e Raffa nel 2011-12 e la classe di una spalla-top come Tarcisio Mazzeo hanno dato quel qualcosa in più al ruolo dal momento in cui il bordocampo non è stato più praticabile per RadioRai con la conseguenza di vedere annullata una chiave di lettura da posizione privilegiata e completamente differente rispetto alla voce centrale.
Insomma, qualora si riescano a mettere a punto ritmi e intesa e ad evitare fastidiose sovrapposizioni, non è detto che l'esperimento sia destinato a fallire, a patto che i commentatori abbiano la capacità di fornire con chiarezza all'ascoltatore chiavi di lettura tecnico-tattiche essenziali ma non banali. Staremo a vedere, anzi, ad ascoltare.
CONFERME
Giovanni Scaramuzzino, non c'erano molti dubbi, ha iniziato anche la nuova stagione nel ruolo di nuovo campo principale di Tutto il calcio, ereditato da Cucchi a metà della stagione scorsa. Un ruolo ricoperto con sempre maggior autorevolezza e che, almeno per quest'anno, continuerà a mantenere comunque la sua importanza e la sua "dignità", nonostante lo spezzatino. Spezzatino che però è ancora nella versione soft rispetto a quello che sarà dal prossimo anno, quando scatterà il nuovo format di orari e calendario che solo in parte intravediamo oggi e che andrà ad impoverire ulteriormente la domenica pomeriggio. Per il momento Scaramuzzino può godersi il suo ruolo in relativa continuità con la gloria passata del campo centrale, se è vero che orari alla mano i potenziali campi principali da qui a Natale saranno i seguenti:
3a giornata Lazio-Milan
4a Napoli-Benevento
5a Juventus-Fiorentina
6a Inter-Genoa
7a Benevento-Inter
8a Sampdoria-Atalanta
9a Torino-Roma/Milan-Genoa
10a Juventus-Spal
11a Napoli-Sassuolo
12a Fiorentina-Roma/Juventus-Benevento/Chievo-Napoli
13a Sampdoria-Juventus
14a Udinese-Napoli/Genoa-Roma/Milan-Torino
15a Inter-Chievo
16a Napoli-Fiorentina
17a Bologna-Juventus
Come possiamo notare, solo nella puntata dell'ottavo turno il primo campo non vedrà protagonista una delle grandi, mentre in alcuni casi la scaletta offre una doppia se non una tripla scelta a seconda della classifica, ed in generale partite di potenziale livello e prestigio. Bene così tutto sommato, anche come numero di partite, la maggior parte delle volte 5, talvolta 4, solamente 3 in tre circostanze tra novembre e dicembre, ma bilanciate dalle 6-7 dei due turni infrasettimanali. Come detto, il prossimo anno arriveranno tempi peggiori.
Tra le conferme citiamo quello che sembra preannunciarsi come un sempre più costante utilizzo delle quote rosa rappresentate da Sara Meini e Rita Lucido, e soprattutto quella che già auspicavamo nel nostro post di fine stagione del giugno scorso. Ci riferiamo ovviamente ad Emanuele Dotto, che a sorpresa rispetto a quanto previsto (probabilmente anche dal diretto interessato) a fine Giro d'Italia aveva lasciato intendere un prolungamento della sua presenza in onda che veniva poi confermato prontamente con l'inizio della nuova stagione. Confermato a tal punto che Emanuele "sfora" anche nella nostra seguente categoria...
RITORNI
Eh sì perchè la novità più gradita di inizio anno è stata senz'altro quella del ritorno di Dotto al timone di Sabato Sport, lasciato già a novembre dell'anno scorso per scelta del conduttore. Le conduzioni dei mesi seguenti, ora di Forletta, ora di Zauli o Graziani, sono state all'insegna della consueta riconosciuta professionalità, ma è innegabile che in tanti anni Dotto avesse creato un vero e proprio stile inconfondibile per il sabato radiofonico, al quale con fatica gli ascoltatori avevano rinunciato. E' la stessa cosa che devono aver pensato sia il direttore uscente Andrea Montanari sia il nuovo Gerardo Greco, che dopo aver avuto la certezza della conferma di Dotto nei ranghi hanno spinto per riportare il fuoriclasse del sabato alla guida della "sua" trasmissione. Con gioia percepibile da parte dello stesso Dotto ma anche di colleghi e opinionisti, il fido Tardelli in testa.
Una dinamica questa che senz'altro coinciderà con un sempre minor impiego in radiocronaca, d'altronde già ravvisato la scorsa stagione. Emanuele infatti prosegue al tempo stesso anche il suo rapporto con la televisione e con Quelli che il calcio, programma nel quale sarà nuovamente presenza fissa.
A questo proposito non si può non notare come più che in passato la sovrapposizione radio-televisione stia emergendo negli ultimi tempi, da Dotto a Quelli che e confermato in radio, a Tardelli opinionista sia in radio sia alla DS, fino alla co-conduzione della stessa Domenica Sportiva per Riccardo Cucchi. In particolare è particolarmente significativo annotare come i due ultimi decani di Tutto il calcio in attività siano anche stati corteggiati, per l'appunto con successo, dalla televisione per ruoli di rilievo nel racconto dello sport su Rai 2; a conferma che la professionalità e lo stile unico della vecchia scuola radio sono destinati a trovare sempre apprezzamento ed anzi a fungere da quid in più a livello qualitativo per trasmissioni televisive da rilanciare o da riportare ad un racconto anche etico del calcio, dal sapore antico ma del quale per fortuna si sente ancora il bisogno.
Buon ascolto dunque, pronti a registrare ulteriori novità, se è vero che i vertici di Radio 1, parte sportiva e non solo, sono in pieno rinnovamento ed è dunque ancora tutta da scoprire la linea editoriale che si affermerà di qui in avanti. Dopo il breve periodo di direzione Montanari l'incarico è infatti passato a Gerardo Greco, cosa che ha probabilmente anche stoppato o quantomeno rinviato il lancio di iniziative promosse da Montanari stesso, come il nuovo format "Tutto il calcio Week-End" ideato per abbracciare tutte le partite del fine settimana come in un'unica ideale lunga diretta (forse rinviato all'anno prossimo in concomitanza con il cambiamento definitivo degli orari di campionato) o come la nuova app dedicata a Tutto il calcio. Nel frattempo dalle stanze della redazione sportiva che per tanti anni l'hanno vista al lavoro, silenzioso ma preziosissimo, Marzia Leoni è stata promossa proprio in concomitanza con l'avvicendamento alla direzione ed è in piena rampa di lancio nel ruolo più importante per l'organizzazione delle trasmissioni sportive.
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