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Il Palinsesto sportivo di Radio1Rai

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Radio1Sport
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ore 14:30 Pop Sport
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ore 18:35 Simulcast con Radio1Rai 



venerdì 10 novembre 2017

Svolta editoriale in vista per lo sport di Radio Rai: concreta l'ipotesi di un nuovo canale tematico

#tuttoilcalcioblog












di Stefano Stradotto

La notizia è rimbalzata nell'ambiente alcuni giorni fa ed ha le caratteristiche di una svolta per il racconto dello sport su Radio Rai: è più che concreta l'idea di un nuovo canale radio da inserire presto nel bouquet Rai interamente dedicato allo sport.
Un'idea, questa, rilanciata per la verità più volte nel corso degli ultimi anni e rimasta tale, ma stavolta la strada pare essere tracciata in maniera netta ed inequivocabile. A fare da spartiacque tra l'ipotesi suggestiva ed il progetto concreto è stata una lunga intervista rilasciata dal direttore di Radio Rai Roberto Sergio al mensile Prima Comunicazione nel numero in edicola da pochi giorni. Tra i tanti passaggi della chiacchierata tra Sergio e l'autore del pezzo Roberto Borghi spicca per l'appunto l'annuncio esclusivo di questo nuovo progetto allo studio.
Il nuovo canale sportivo sarebbe di fatto una costola di Radio 1 che andrebbe ad aggiungersi ai cinque canali digitali specializzati già presenti nell'offerta Radio Rai (Rai Radio Classica, Rai Radio Kids, Rai Radio Live, Rai Radio Techetè, Radio Tutta Italiana, tra poco raggiunte da un ulteriore spin off di Radio 2 dedicato ai giovani). Ma leggiamo le parole del direttore Sergio rilasciate a Prima Comunicazione:
"Stiamo pensando a un canale dedicato esclusivamente allo sport. Abbiamo un'infinità di diritti acquisiti che non trovano spazio nella programmazione tradizionale di Radio 1 e, poichè c'è sempre più richiesta di sport, daremo vita a una radio sportiva simile a quello che in televisione sono Rai Sport 1 e Rai Sport 2".
Alla sottolineatura dell'intervistatore Borghi riguardo il fatto che l'idea di un canale interamente sportivo sia stato il sogno di numerosi direttori del passato, Sergio aggiunge:
"Noi certamente ci arriveremo. Terminata la fase di lancio del sesto canale verticale, quello dedicato ai giovani, abbiamo previsto una serie di investimenti per ampliare ancora di più l'offerta editoriale digitale. Oltre al canale sportivo di Radio 1, arriveranno tematici di Radio 3 dedicati a diversi generi musicali".
Come abbiamo potuto leggere il progetto pare essere concreto e ben avviato. Da capire i tempi di realizzazione ma di certo le parole del direttore non lasciano spazio a dubbi sull'effettiva riuscita finale.
Il nuovo canale sportivo si inserirà dunque nel pacchetto dei canali tematici, i cosiddetti "verticali" (sui quali Sergio nell'intervista aggiunge "sono necessari se si vuole essere competitivi, stiamo investendo parecchio su questo terreno per competere con gli altri editori"). La fruizione di questi canali è comunque oramai sempre più sdoganata dall'ascolto delle radio online che fino a poco tempo fa poteva essere visto come circoscritto e poco immediato. Oltre al web con il sito internet tradizionale, tutti i canali sono infatti ascoltabili live e on demand attraverso la nuova app presentata il mese scorso, Radio RaiPlay, e c'è inoltre da tener presente la rapida evoluzione della radio digitale e del sistema DAB +. Le radio digitali stanno iniziando a prendere sempre più piede nel commercio sia delle autoradio sia delle radio portatili ed il passaggio dall'FM al digitale è destinato a completarsi del tutto nell'arco di un paio d'anni. Per chi è già in possesso di questi apparecchi le radio specializzate sono già ascoltabili ovunque e senza costi o necessità di alcuna connessione, come una radio tradizionale ma con in più la pulizia del suono e l'assenza di interferenze, mentre gli investimenti per il potenziamento della copertura su tutto il territorio nazionale sono nella fase di decisiva accelerazione. Alla luce di questo è del tutto evidente come la differenza tra i tre canali storici e le radio a tema emergenti sia destinata ad azzerarsi facendo diventare questi ultimi non più canali di nicchia ma offerte editoriali forti alla portata di tutti. E' per questo che guardando in prospettiva il progetto del canale sportivo assume ancora maggior rilevanza.

Detto questo sarà tutta da decifrare la realizzazione on air della nuova radio, a livello di contenuti e palinsesti. Vago l'accenno del direttore nel passaggio riguardante i diritti acquisiti in ambito sportivo e non utilizzati. Tuttavia il carnet potrebbe essere molto ampio, a partire dalla copertura integrale di eventi che attualmente trovano spazio sì, ma ridotto all'osso come le gare mattutine di sci o i Gran Premi che si disputano in orari mattutini a un ampliamento della copertura del campionato di volley che potrebbe diventare totale o quasi. Avere un canale specializzato stimolerebbe poi a investire nuovamente in maniera forte sul piatto dei diritti del basket, partita complicata per Radio Rai nelle ultime stagioni. Molto numerose le ipotesi poi circa sport maggiormente di nicchia, come magari i campionati di pallanuoto o rugby, e i cosiddetti sport olimpici, riscoperti ogni quattro anni e che invece potrebbero potenzialmente trovare una collocazione stabile quotidiana.
Tuttavia, seguendo il parallelo televisivo con Rai Sport proposto dallo stesso Sergio, non possiamo non notare come pur avendo a disposizione i diritti di svariati sport e di numerosi eventi trasmessi in diretta, fatalmente la maggior parte delle ore di programmazione di Rai Sport siano poi inevitabilmente contrassegnate da repliche, cosa che può essere parzialmente efficace in tv, molto meno in radio, nel momento in cui si avrà la necessità di coprire un palinsesto di 24 ore. Indubbiamente si assisterà alla creazione di nuovi spazi talk, mentre tutta da organizzare sarà la distribuzione delle risorse giornalistiche con il moltiplicarsi sia delle trasmissioni sia delle eventuali dirette. Spazi vuoti comunque ne rimarranno senz'altro; che sia l'occasione, in alcune fasce orarie, per riproporre anche sul nuovo canale le puntate storiche di Tutto il calcio già proposte su Techetè e magari ampliare la finestra amarcord anche alla riproposizione integrale di altre trasmissioni sportive del passato?
Tutte ipotesi ancora di là dall'essere verificate e tuttavia strade che sicuramente la direzione starà già vagliando in simbiosi con la redazione sportiva.

Nel frattempo non si ferma il piano di simbiosi sempre più netta tra audio e video, vale a dire il lancio della radiovisione dei principali programmi di Radio Rai che ormai sembra inarrestabile, senz'altro uno dei punti su cui il nuovo corso sta spingendo con più forza. Nella stessa intervista Roberto Sergio ha sottolineato con orgoglio anche "il piano di modernizzazione che da qui al 2018 metterà all'interno di tutti gli studi di Roma, Milano e Torino webcam e impianti luci in grado di riprendere quello che accade dentro e fuori, quindi anche in regia". Esempio lampante di questa nuova fase saranno le serate dello spareggio Mondiale Italia-Svezia riprese live su sito, app, social, con finestre video perfino su Rai News 24 e la diretta dallo studio A di Via Asiago con la presenza del pubblico. Radio sempre più "televisivizzata", passateci il termine. L'apertura a nuovi contenuti in abbinamento può essere una risorsa, a patto che non si perda l'essenza della radio contaminandola troppo con quella della tv; a chi sta realizzando questi progetti ovviamente il compito di gestire il difficile equilibrio senza cadere in questo che, a nostro avviso, si rivelerebbe un errore.
Le serate di stasera e lunedì, intanto, sono l'apripista non soltanto della radiovisione ma anche del cambio di sede per Tutto il calcio minuto per minuto che, come anticipato un mese fa circa, da gennaio traslocherà proprio negli studi di Via Asiago in maniera definitiva. Le innovazioni del momento avranno dunque scenario importante nella sede più storica di Radio Rai; come inizio per tenere legata la tradizione all'innovazione, per ora, anche solo simbolicamente, può bastare.

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