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domenica 5 agosto 2018

Tutte le regioni minuto per minuto - Emilia-Romagna (01)

#tuttoilcalcioblog




















di Alessandro Atti
Iniziamo questo viaggio tra le voci regionali da una regione che, al momento, non ha un proprio corrispondente di riferimento. Si tratta dell’Emilia-Romagna, la cui ultima corrispondente è stata Simonetta Martellini che però non si è mai occupata di calcio.
Simonetta si è sempre distinta come cronista di pallavolo ma, per un paio di anni, è stata anche conduttrice di Zona Cesarini. Per una giornalista che si occupa di altri sport non è semplice occuparsi di un contenitore dove il calcio la fa un po’ da padrone lasciando al resto le briciole (anche se non si era ancora giunti all’iper spezzatino di oggi) ma Simonetta se la cavò molto bene. In particolare ricordiamo quella che avrebbe dovuto essere una serata di quasi riposo per lo studio con la radiocronaca di Italia-Serbia affidata a Cucchi e Repice ma che, a causa dei noti fatti,  non lo fu.
Su di essa lasciamo la parola alla stessa Simonetta.
La terribile serata di Italia-Serbia a Genova, il 12 ottobre del 2010 avrebbe dovuto essere una conduzione di tutto riposo di Zona Cesarini, sapete com'è andata. In pochissimi minuti, con l'impagabile regista Ombretta Conti riuscimmo a comunicare telegraficamente con Riccardo Cucchi (che era al Ferraris) e mettemmo in piedi una trasmissione piena di ospiti e commenti, che fecero da contrappunto alle cronache di Cucchi, Repice e Monaco. Il giorno dopo il direttore Preziosi ci chiamò per complimentarsi, il presidente Garimberti scrisse per elogiare tutta la squadra. 

Per ritrovare un giornalista della Tgr Emilia Romagna attivo sul calcio dobbiamo tornare alla stagione 99-2000, quando nelle partite di Coppa del Parma trovavamo ad affiancare dalla tribuna stampa o dai bordi del campo le prime voci,  Pier Paolo Cattozzi.

In un'occasione Cattozzi dovette sopperire a un ritardo di qualche minuto di Livio Forma a causa di un disservizio ferroviario. A dire il vero vi fu anche una sua comparsata  nel Luglio 2002 per una partita di Intertoto del Bologna.
Bologna nell’immaginario collettivo è conosciuta come basket city e questo non ci può che portare a Gianni Bettini, una delle pietre miliari della sede bolognese, per anni la voce bolognese del basket alla radio.
Come scritto sul sito dailybasket: Gianni era il basket, con quella voce rauca, da sigarette. Era competente, misurato ed entusiasta, si muoveva fra Bologna e Reggio, Faenza e Rimini, sempre con passione, con una voce che aveva un qualcosa di Sandro Ciotti.
Da emiliano il mio ricordo è di una conduzione del Gr delle 12.10 del Ferragosto '88 quando diede la notizia della morte di Enzo Ferrari.

Citiamo rapidamente Stefano Tura (ora corrispondente Rai da Londra) Filippo Vendemmiati e Roberto Scardova per arrivare a parlare di un grande radiocronista morto sul campo: Piero Pasini.

Il decesso avvenne infatti nel dicembre '81 nella tribuna stampa dello stadio Dall’Ara ora a lui dedicata mentre stava raccontando nella prima parte di Domenica Sport il più classico dei gol dell’ex segnato da Eraldo Pecci in Bologna-Fiorentina. Rileggiamo il racconto di Mario Giobbe conduttore da studio di quella Domenica Sport.
"Un attimo dopo che avevo dato la linea ad Ameri sul campo principale di Napoli, Pasini ci ha interrotto per dirci che la Fiorentina aveva segnato al 1° minuto con Pecci. Dopo 3 minuti, ho ridato la linea a Piero che ha normalmente raccontato la rete del giocatore della Fiorentina. Ha detto una frase strana, quasi un presagio: "Zinetti è rimasto come paralizzato sul tiro di Pecci". Poi Piero ha descritto subito dopo un'altra bellissima azione dei viola conclusa con un tiro di poco a lato. Al 6° minuto l'ho richiamato. "Bologna-Fiorentina". Poi "Piero Pasini... Piero Pasini...". Lui non ha risposto. Poi è intervenuto per dire, con un filo di voce: "Qui siamo esattamente al 6° minuto di gioco. Non è cambiato nulla. Ti restituisco subito la linea". Sono state queste le sue ultime parole. Sono rimasto sorpreso nel sentirlo così affrettato, lui che, per eccesso di passione e d'amore per il mestiere, aveva l'abitudine di tenere il più possibile la linea. Mi hanno quindi chiamato dalla regia per dirmi di non chiamare più Bologna perché Pasini si era sentito male. Ma dopo un quarto d'ora non potevo non dare più notizie della partita e ho detto che avremmo dato solo dei flash perché Pasini aveva avuto un leggero malore. La notizia della morte l'ha data Moretti a conclusione di "Domenica Sport" alle ore 17.15 quando abbiamo avuto la certezza che anche la madre e i figli di Piero erano venuti a conoscenza del dramma.”

Piero Pasini era stato l'unico giornalista riuscito a entrare nel villaggio olimpico ai Giochi di Monaco 1972 in occasione della vicenda degli atleti israeliani tenuti in ostaggio dai fedayn. Era entrato nel villaggio travestito da allenatore di lotta greco romana.



Termino di scrivere questo post alle 20.20 del 2 agosto, una data che Bologna e l’Italia intera non possono dimenticare. Ascoltiamo il racconto di Ido Vicari (altra grande voce bolognese) tratto dalla prima edizione straordinaria del Gr1.



1 commenti:

giancarlo ha detto...

Aggiungo Piero Filippini, che fu la voce di Tuttobasket prima di Bettini e che morì qualche settimana dopo Piero Pasini

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