Ritorna la nostra rubrica con le registrazioni storiche di Tutto il calcio. In questa puntata ripercorriamo una giornata della stagione 1976-1977.
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Abbiamo saltato alcune giornate in quanto non disponiamo delle registrazioni. Scaletta iniziale corposa con 6 campi nonostante i problemi tecnici di Cesena. E' il giorno del riaggancio. La Juventus pareggia al Bentegodi e il Torino la raggiunge con la vittoria sul Perugia.
Campionato 1976-1977 - Giornata 21
(Domenica 20/03/1977 ore 15.30)
Conduce: Roberto Bortoluzzi
Serie A
Serie A
CP Hellas Verona - Juventus Enrico Ameri
2 Torino - Perugia Sandro Ciotti
3 Cesena - Sampdoria Piero Pasini
4 Catanzaro - Fiorentina Emanuel Giacoia
5 Milan - Bologna Everardo Dalla Noce
Serie B
6 Brescia - Como Ezio Luzzi
Ecco la replica della puntata
Risultati
Catanzaro - Fiorentina 0-1 34' Crepaldi
Cesena - Sampdoria 1-1 6' Piangerelli (CE), 38' Chiorri
Foggia - Roma 1-0 87' Ulivieri
Genoa - Inter 2-2 7' Bertini, 24' Ghetti (GE), 60' Pruzzo (GE), 90' Fedele
Lazio - Napoli 0-0
Milan - Bologna 1-1 32' aut. Cereser (MI), 34' aut. Bigon
Torino - Perugia 2-1 3' Pulici, 55' Ciccotelli (PE), 68' Salvadori
Verona - Juventus 0-0
Classifica
Juventus e Torino 35; Fiorentina e Inter 25; Napoli 24; Perugia e Roma 21; Genoa, Lazio e Verona 20; Milan 18; Foggia 17; Bologna 15; Sampdoria 14; Catanzaro e Cesena 13.
Da "Una Bomba in campo" del sito
Proprio allo scadere, Zigoni fuggì sulla fascia destra, e praticamente dal fondo riuscì a mettere in mezzo un pallone, giusto sulla testa di Petrini, che deviò in rete alle spalle di Zoff. Il Verona piegava la Juventus al Bentegodi e, con la contemporanea vittoria del Torino in casa sul Perugia, i granata campioni in carica tornavano in testa al campionato, a due settimane dal derby. Invece, l’arbitro Alberto Michelotti aveva fischiato un’infrazione: al momento del cross di Zigoni, la palla era già uscita. Ne scoppiò un acceso litigio attorno al direttore di gara, che per tutta risposta mostrò il cartellino rosso sia all’autore del gol annullato, Petrini, che allo juventino Cuccureddu. Verona-Juventus terminava così 0-0, e i bianconeri restavano primi in classifica, agganciati (ma non scavalcati) dai cugini. Un’ora più tardi, quando tutti i 50.000 spettatori ebbero lasciato lo stadio, in campo entrarono gli artificieri dei Carabinieri, e fecero brillare una bomba.
Era domenica 20 marzo 1977. Nel primissimo pomeriggio, Verona si stava preparando per una delle partite più delicate dell’anno: tra gli ultras dell’Hellas, le Brigate Gialloblù, e quelli della Juventus non correva buon sangue, soprattutto per via dell’amicizia tra i veneti e i tifosi del Torino. I bianconeri avevano vinto solo due volte in tutta la loro storia al Bentegodi, l’ultima poco più di un anno prima, con una discussa rete di Bettega. All’andata, a fine novembre, Zigoni aveva dovuto abbandonare il campo dopo essersi preso una bottiglia in testa, e il ricorso dei veneti era stato sorprendentemente ignorato. Prima dell’incontro di marzo, le Brigate Gialloblù e i Fighters bianconeri erano venuti a contatto, scatenando i primi disordini. A circa mezz’ora dal fischio d’inizio sembrava essere tornata la calma, quando un raccattapalle che stava perlustrando la sua zona del campo – dalle parti della pista d’atletica, dove di norma stava l’area dedicata al salto in alto – inorridì e corse a perdifiato verso le forze dell’ordine presenti nell’impianto: aveva trovato una bomba a mano.
Qui la notizia data alla Domenica Sportiva di allora
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