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lunedì 17 maggio 2010

Il pagellone 10

Gentili lettori ritorna il pagellone, la rubrica che dà i voti al campionto che ieri ha consumato il suo atto finale. Come era prevedibile l'Inter ha vinto lo scudetto grazie alla rete di Milito che ha affondato un Siena volenteroso, la Roma batte il Chievo ma si deve accontentare di un ottimo secondo posto. La Sampdoria disputerà i preliminari di Champions mentre il Palermo và in Europa League. Da oggi inizia la lunga settimana che ci porterà alla finalissima di Madrid tra Inter e Bayern Monaco e lunedì prossimo dedicheremmo il pagellone a questo evento. Infine tra due settimane chiuderemmo la nostra stagione con i voti finali a tutte le 20 squadre, il voto prenderà in considerazione tutte le competizioni. Buona lettura!
L'INTER (10) è campione d'Italia per la quinta volta consecutiva, la quarta sul campo. In tutto sono 18 gli scudetti conquistati dal club neroazzurro, quest'anno i titoli in bacheca sono 2 e sabato qualora dovesse trionfare a Madrid arriverebbe uno storico "triplete". Mai nessuna squadra italiana è riuscita in questa impresa. Si, questa Inter può farcela, anzi deve farcela per se stessa ma anche per salvare il calcio italiano dal sorpasso dei tedeschi nel ranking.
I milanesi hanno indubbiamente meritato il tricolore e a essi vanno fatti i complimenti, a parlare sono i numeri: 82 punti, miglior attacco con 75 reti all'attivo e miglior difesa con 34 reti al passivo, 24 vittorie e solo 4 sconfitte. Non c'è da meravigliarsi per l'ennesimo trionfo, anzi ci saremmo stupiti del contrario, l'Inter è stata costruita per vincere e ha vinto. E' la vittoria di tutti a partire dalla società che in questi anni ha investito tanto per arrivare a questi livelli e dunque il presidente Moratti è stato ripagato delle tante spese, ha avallato tutti i nuovi acquisti dell'estate scorsa fidandosi ciecamente di Marco Branca e di Lele Oriali. Quando si acquistano grandi giocatori come Snejder, Milito, Motta, Pandev, Lucio e Eto'ò vuol dire che dietro c'è una società forte e organizzata al di là delle disponibilità economiche che ovviamente hanno consentito il rafforzamento della squadra.
E' stata la vittoria di tutto il gruppo a partire dal suo portiere Julio Cesar che pur non avendo disputato la sua miglior stagione ha confermato la sua bravura, la difesa è stata granitica con Lucio e Samuel che hanno ereto un muro invalicabile e indistruttibile, con Maicon e Chivu sempre indispensabili. Il centrocampo ha fatto un lavoro assai importante, quello più oscuro con Cambiasso a fare da filtro davanti al muro difensivo e allenatore in campo, con Motta e Stankovic giocatori dal gol facile, la grinta di Muntari, la saggezza del capitano Zanetti, un giocatore eroico, mai domo, sempre presente, l'ultimo ad alzare bandiera bianca e che col passare degli anni migliora. Poi Snejder il metronomo della squadra, dai suoi piedi sono passati assist, reti e tanto gioco, un giocatore scartato dal Real Madrid e che si è dimostrato decisivo nella rivoluzione tattica del Mou. Infine l'attacco con Milito autentico protagonista di questa meravigliosa cavalcata, 22 reti per il principe, un giocatore di una potenza devastante così come Eto'ò che non smette più di vincere titoli, si sono resi partecipi anche Pandev e Balotelli così come tutti gli altri. Ma è stata soprattutto la vittoria di Josè Mourinho che ha cambiato la mentalità di questa squadra, che lo scorso anno ha si vinto lo scudetto, ma quella non era la sqaudra dei suoi sogni e dunque ha deciso di stravolgerla sacrificando Ibrahimovic, ormai dimenticato. Dunque una nuova squadra che ha subito raggiunto i suoi obiettivi al primo anno. Ora ci si interroga sul futuro del portoghese, le lacrime di ieri così come le sue parole hanno fatto capire che vuole andarsene dal nostro paese, questo calcio non gli piace, così come il clima che lo circonda ma che lui stesso ha pensato di arroventare da quando è arrivato. Ci ha colpito la scena del Mou solo soletto nel pullman mentre la squadra festeggiava nello spogliatoio ma potrebbe essere l'ennesimo colpo di teatro per far parlare di sè e non della sqaudra in questa settimana, oppure è il preludio all'addio che i tifosi interisti scongiurano.
E' stata una lunga cavalcata, una grande partenza poi lo stop con la Samp, la ripresa della corsa, la sconfitta a Torino, la vittoria nel derby di ritorno sembrava aver messo la parola fine al campionato ma la Champions ha tolto energie fisiche e mentali che hanno favorito la rimonta della Roma concretizzata a poche giornate dal termine ma poi è arrivato il controsorpasso fino alla vittoria sofferta di ieri contro un SIENA (6) che ha onorato al meglio il campionato, scendendo in serie B a testa alta. Nella rete di Milito c'è l'Inter di questa stagione, la forza del suo capitano che resiste a tre avversari e la potenza di Milito, goleador spietato come la sua squadra.

Alla fine non è successo, la ROMA (9) si deve accontentare dell'ennesimo secondo posto ma questo è diverso da tutti gli altri, ha un valore superiore, oggi la Roma può essere soddisfata del suo campionato, sarà una stagione da ricordare e i suoi encomiabili tifosi lo hanno dimostrato accogliendo la squadra a Fiumicino e mai come ieri hanno potuto cantare "Grazie Roma". Ranieri voleva chiudere senza rimpianti, a quota 80 e ci è riuscito grazie alla vittoria sul CHIEVO (5). Dopo il 2-0 si aspettavano notizie da Siena, sapendo che prima o poi sarebbe arrivata la rete dell'Inter. Ranieri ha compiuto un miracolo rivitalizzando una squadra smarrita, ora è il momento di pianificare il futuro per cercare di limare il gup con l'Inter. L'ottima stagione ha nascosto i problemi societari che indubbiamente peseranno sul futuro della squadra ma la cultura del lavoro e del crederci sempre di Ranieri potrebbero soperire i limiti economici del club.

Complimenti alla SAMPDORIA (8,5) che è riuscita nell'impresa di raggiungere il quarto posto e dunque i preliminari di Champions League, si è avverato un sogno che ha fatto espoldere di gioia la Genova blucerchiatta, il presidente Garrone è stato ripagato dei tanti sacrifici compiuti in questi ultimi anni. Non è semplice arrivare tra le prime quattro se non sei abituato a farlo ma il lavoro della squadra, la politica della società in sede di bilancio e di mercato con l'ottimo Marotta, hanno consegnato a Del Neri una squadra che non è solamente Cassano e Pazzini, ma una rosa competitiva. Si era capito dalle prime giornate che questa squadra (zero sconfitta in casa) avrebbe fatto una stagione da protagonista.
Bisogna fare i complimenti anche al PALERMO (8+) che disputerà l'Europa League, Delio Rossi ha preso in mano la squadra da Zenga, portandola in alto, se Zamparini non venderà i pezzi grossi per i rosanero il futuro sarà ricco di soddisfazioni.

Concludiamo parlando della JUVENTUS ( 3 LA PEGGIORE) sconfitta con un 3-0 secco dal MILAN (7,5), per fortuna dei bianconeri il campionato è terminato, ora non resta che dimenticare questa stagione orribile e pensare al futuro con l'abile Marotta e con Del Neri di cui bisogna verificarne l'abilità al timone di una grande. Per i rossoneri si prospetta un futuro con la coppia Galli-Tassotti che lascia molti dubbi, la società ha deluso i tifosi che sono stufi di vedere Piazza Duomo colorata di neroazzurro.

SPECIAL ONE: MILITO (10) per lui parlano i numeri, 22 reti, quella di ieri bellissima e pesantissima. Questo attaccante è straordinario, completo, potente, preciso,decisivo, assist men, di aiuto alla squadra anche se non segna. Un principe.

SPECIAL FLOP: MAZZARRI (4) ovviamente il voto non è per la stagione del suo Napoli, ma per le sue parole, che ormai hanno stufato. Ogni volta che parla dice che il Napoli senza gli errori arbitrali sarebbe arrivato quarto. Ricordo che un giorno al nostro Cucchi disse che a lui non piaciono gli allenatori che parlano sempre di arbitri. Che faccia tosta!

SPECIAL GOAL: DE ROSSI (8) 11° goal stagionale per capitan futuro, una legna dalla lunghissima distanza che non lascia scampo a squizzi, una rete di rabbia che chiude una grande stagione per la sua squadra in cui lui non è apparso al massimo della forma.

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